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Native Display: tutte le caratteristiche e le differenze tra la pubblicità nativa e quella display

Ti stai chiedendo qual è il miglior canale o il miglior formato per pubblicizzare online il tuo prodotto o servizio? Allora sicuramente ti sarà capitato di imbatterti nei termini Native Display, ma ce n’è davvero uno migliore dell’altro? Quali sono le caratteristiche della pubblicità nativa e quali delle inserzioni display?

Se anche tu ti stai facendo tutte queste domande, sei capitato nel posto giusto! Nell’articolo di oggi andremo a vedere più nel dettaglio quali sono le rispettive caratteristiche del Native Display advertising, quando preferire uno all’altro e quando invece utilizzarli simultaneamente.

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Display vs Native ads: che cos’è il Native advertising e quali sono le sue caratteristiche

Prima di addentrarci nel confronto tra Native Display, capiamo meglio che cosa si intende per pubblicità nativa e quali sono le peculiarità che la caratterizzano e distinguono dalle altre adv online.

La più grande particolarità di questo tipo di pubblicità è il fatto che si mimetizza e adatta al contesto in cui viene inserita. Questo porta l’utente a non essere infastidito perché non percepisce l’adv come un’interruzione della sua esperienza.

Sia l’annuncio native che la pagina di atterraggio, ad esempio all’interno di un portale editoriale, si integreranno e saranno coerenti con il contesto editoriale in cui sono ospitati, tanto da sembrare realmente contenuti nativi. Il Native adv, infatti, sfrutta molto il content marketing e lo storytelling, il suo obiettivo è quello di dare qualcosa all’utente: il contenuto che si aspetta di trovare nel contesto in cui si trova.

Questa sua caratteristica ha permesso al Native advertising di crescere notevolmente e in poco tempo, la sua poca invasività lo rende uno dei canali più performanti attualmente presenti sul mercato. Diversi studi confermano che un annuncio native raccoglie più click e conversioni rispetto a molti altri adv.

Ovviamente, anche se l’esperienza dell’utente non viene interrotta con un annuncio pubblicitario invasivo, deve essere ben chiaro che quello che sta visualizzando è una pubblicità e non un contenuto editoriale. Per questo è sempre e comunque presente una dicitura come “advertorial – promosso da – sponsorizzato da” all’inizio dell’annuncio.

Se hai una tua attività e stai pensando di integrare nella tua strategia il Native advertising, non esitare a contattarci!

 

Display vs Native ads: che cos’è la pubblicità Display e quali sono le sue caratteristiche

Continuiamo il discorso delle differenze tra Native Display advertising comprendendo meglio che cos’è la pubblicità display e quali sono le sue caratteristiche.

Gli annunci display, o banner, sono forse la forma più classica di pubblicità online. Siamo tutti talmente abituati a vederli intorno a un articolo o in cima a un sito web che quasi non li vediamo più. Ed è per questo che spesso sentirai dire che non sono più utili e convertono poco, ma è davvero così?

Che la difficoltà maggiore ad oggi sia quella di riuscire a catturare l’attenzione dell’utente è noto a tutti, ma questo vale per tutti i tipi di pubblicità o canale. Ognuno ha le proprie peculiarità, punti di forza e debolezze, la bravura del marketer sta nell’utilizzarli secondo una strategia che faccia risaltare i suoi vantaggi.

Gli annunci display hanno principalmente due potenzialità: aumentare la notorietà del brand e consentirti un’opportunità di remarketing.

Quando un utente vede costantemente il banner del tuo brand ovunque, anche se inconsapevolmente o con poca attenzione, questo rimarrà sempre impresso nella sua mente. Anche se in quel momento non cliccherà sul tuo annuncio, quando avrà bisogno del prodotto o servizio che offri, si ricorderà di te e prenderà in considerazione di acquistare dalla tua azienda. A primo impatto può sembrare uno “spreco di tempo e denaro”, perché i risultati non si vedranno immediatamente, ma ti sei mai chiesto perché marchi molto famosi continuano a farsi pubblicità su diverse piattaforme? Proprio perché, se sfruttata correttamente, la notorietà del brand può essere un’arma potentissima.

L’altra strategia di marketing che puoi sfruttare con la pubblicità display, ma molto spesso sottovalutata è il remarketing. In questo caso hai l’opportunità di recuperare utenti che hanno già espresso un interesse nei confronti del tuo brand, ma non sono ancora arrivati alla conversione. Spesso si crede che per accrescere il proprio bacino di utenza e, di conseguenza, aumentare le vendite, sia necessario cercare e trovare sempre nuovi utenti. La verità è che cercare questi nuovi clienti in utenti che si sono già interessati a te, ti permetterà di risparmiare sia tempo che budget.

Ora che abbiamo parlato in generale di Native Display e compreso maggiormente quali sono le loro caratteristiche, mettiamoli a confronto e scopriamo quali dei due è meglio per il tuo business!

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Native Display o entrambi?

Siamo arrivati al punto dell’articolo in cui mettiamo davvero a confronto i due canali: Banner vs Native ads, quali sono le loro caratteristiche? Quale tipo di pubblicità online fa più al caso tuo?

La prima distinzione è proprio come si immergono nel contesto in cui si trovano. Abbiamo detto che una delle peculiarità del Native è quello di fondersi e mescolarsi con l’ambiente e proprio da questo prende il nome di “pubblicità nativa”, perché a primo impatto non sembra neanche tale. Molto diverso invece per quanto riguarda i banner, la pubblicità display è molto e ben riconoscibile a tutti, interrompe l’esperienza dell’utente ed è più invadente rispetto al Native. Questa prima differenza porta anche a una diversa fruizione, se un utente decide di cliccare su un annuncio display è perché è davvero interessato al prodotto o servizio e vuole scoprire di più sulla tua sponsorizzata. Questo porta sicuramente a un minor numero di click, ma di qualità. Il Native, invece, si fonde maggiormente con il contesto, per cui potrebbe essere scambiato per un articolo di giornale del portale che stava sfogliando. Sta poi nella bravura del copywriter a riuscire a portare l’utente alla conversione desiderata.

Un’altra differenza tra Native Display è la loro rispettiva potenzialità. Come abbiamo già visto, i banner sono ottimi per migliorare la notorietà del brand e attuare strategie di remarketing, mentre la pubblicità nativa è ideale per indirizzare il traffico su un sito web o una landing dedicata.

Ovviamente sono diversi anche nel formato: il banner può sì contenere sia immagini che video, ma ha un tot di misure standard in base alla posizione della pagina in cui viene collocato. Mentre il Native adv, dovendosi uniformare al contesto in cui viene inserito, può avere diverse forme.

L’ultima differenza tra i due canali è il costo, infatti il CPC (costo per click) del formato native è più alto rispetto a quello display.

Ora che abbiamo parlato delle differenze tra Banner vs Native ads, avrai sicuramente compreso quale tipo di canale potrebbe fare più al caso della tua azienda e del tuo brand. Il nostro consiglio è quello di utilizzarli entrambi in una strategia integrata e personalizzata ad hoc sui tuoi obiettivi ed esigenze.

Per fare questo, la cosa migliore è affidarsi ad un’agenzia esperta e del settore che sappia consigliarti il giusto mix di soluzioni! Contattaci e richiedi subito una consulenza gratuita.



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