Quando si parla di advertising capita spesso di concentrarsi solo sui costi di investimento di una campagna pubblicitaria, eppure non bisognerebbe sottovalutare la perdita in termini di risorse, tempo e nuovi introiti quando la strategia non converte. Per scongiurare risultati catastrofici, ecco una serie di consigli da seguire per sviluppare una campagna online di successo:
Identificare il target
Un primo motivo di insuccesso è spesso averci messo troppo di se stessi. Questo perché l’obiettivo di una campagna di advertising non è il gradimento personale, ma generare l’interesse del proprio target ideale.
Per questa ragione, la prima cosa da fare quando si deve lavorare ad una campagna di ADV è identificare il target che si vuole raggiungere, analizzare le sue caratteristiche rilevanti ed evidenziare le esigenze che l’acquisto del prodotto o servizio in promozione soddisfa per il proprio consumatore tipo.
L’identificazione del target va a definire la struttura della comunicazione, dal linguaggio usato alle scelte grafiche e di immagine, ma soprattutto definisce le corde da toccare nello sviluppo del concept.
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Chiarire il tipo di obiettivo
In che modo l’utente interagirà con la campagna che andremo a proporgli? È essenziale decidere il tipo di engagement che intendiamo stimolare: richiedere maggiori informazioni, rimandare ad una prenotazione online, consentire il download di un contenuto in Pdf o dare la possibilità di iscriversi ad una Newsletter.
Questa scelta è imprescindibile per portare avanti con coerenza la campagna.
Scegliere i canali più adatti
La scelta dei canali più adatti è la fase in cui il cliente va indirizzato maggiormente. Ognuno, infatti, ha una particolare avversione nei confronti di determinati canali, spesso vuole investire solo nelle Dem, perché il Native è a suo avviso più costoso, o chiede di sviluppare una campagna SMS perché Adwords e Facebook li segue da sé.
La scelta del canale, però, va fatta in relazione a diversi parametri, primo fra tutti l’obiettivo che si intende raggiungere con la campagna.
Ad esempio con il Native è possibile creare un forte engagement con l’utenza se l’obiettivo è il branding, ma al tempo stesso stimolare azioni, la cui conversione può essere di grande qualità. Con gli SMS è possibile, invece, veicolare campagne capillari sul territorio favorendo, con le opportune leve, l’acquisto in negozio; ma questo non sostituisce azioni mirate su Adwords o Facebook.
Studiare la creatività
Pianificare alla perfezione tutto ciò che ruota attorno alla propria campagna sarebbe ininfluente se non ci fosse un’idea forte su cui basare la campagna stessa. È quindi molto importante strutturare una comunicazione idonea al canale utilizzato, che tenga conto del livello di attenzione dell’utente e che sia focalizzata sul risultato che si vuole raggiungere.
È essenziale parlare anche al target stimolandone il desiderio, cercando di risolvere i suoi problemi attraverso l’acquisto del prodotto o servizio promosso. Tutto si traduce nella creatività, dalla scelta del copy a quella delle immagini e dei testimonial, tutto deve far identificare il target e indurlo a compiere l’azione di conversione desiderata.
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Pianificare con cura
Realizzare una bella creatività per poi pianificarla male è uno spreco di tempo e di idee.
Per questo è importante conoscere bene i canali online su cui si sceglie di agire. Ad esempio la pianificazione per l’Email Marketing richiede la considerazione di tanti piccoli aspetti che possono fare la differenza: non solo la scelta del database più profilato, ma anche la scelta della data e dell’ora dell’invio, dell’oggetto e dello stesso formato della creatività, che a seconda delle piattaforme può essere più o meno adatto.
Affidarsi sempre a un professionista
A nessuno verrebbe mai in mente di improvvisarsi medico e pianificare un’operazione a cuore aperto per il giorno successivo. Per lo stesso motivo è vivamente sconsigliato improvvisare una campagna di adv. È essenziale rivolgersi a un professionista che sappia come gestire la campagna a 360 gradi e offra un approccio consulenziale maturato in anni di esperienza.
Anche perché un professionista sa come monitorare le performance e perfezionare l’andamento della campagna se qualcosa non stesse funzionando; un improvvisato – al contrario – non potrà che limitare i danni a campagna conclusa, calcolando quanto è costata alla sua azienda la sua voglia di sperimentare in autonomia!