Gestione end to end: Aumenta veramente le vendite? Tutte le aziende possono farlo? Scopriamo cosa comporta per un’azienda affidarsi ad un unico fornitore per le sue esigenze di marketing e vendita.
Il marketing misurabile
Tutti conosciamo la caratteristica principale dell’advertising online: la misurabilità. Per chi ha un’azienda o gestisce un business, conoscere la portata e l’impatto della propria comunicazione sul pubblico è fondamentale. La gestione end to end di tutto il processo di generazione lead e vendita ottimizza l’efficacia della pubblicità traducendosi non solo in vendite concrete, ma restituendo dati utili sulle performance.
Costruire una strategia end-to-end sui dati si sta rivelando la chiave di svolta per il successo di molte aziende! Vediamo assieme come investire in una gestione end to end del marketing influisca direttamente sull’aumento delle vendite.
Il grande gap del marketing: “e dopo?”
Il passaggio critico del digital marketing è sempre stato il gap tra il risultato di campagne di advertising performante e l’effettiva vendita. In mezzo a queste due milestone c’è di tutto: per fare qualche esempio bassa qualità dei contatti, mancata ottimizzazione, strutture aziendali non adeguate, risorse umane non formate.
Con questo non vogliamo dire che l’advertising online è fine a se stesso, anzi. Un’ottima campagna a performance sarà sempre utile non solo a raggiungere nuovi potenziali clienti, ma anche a rafforzare il brand e il suo posizionamento nel mercato!
Il tassello che manca sta nell’ottimizzazione. Annullando il gap tra marketing e vendita si va ad incrementare la percentuale di conversione utente-cliente, rafforzando i punti deboli del funnel.
Come funziona la gestione end-to-end
Il funnel di acquisizione utente e conversione cliente non è complesso, a livello teorico. Questo tipo di processo infatti prevede la presenza di due dipartimenti che lavorano in sinergia, quello marketing e quello sales.
Il primo si occupa principalmente del “primo approccio”, ovvero di tutta quella parte che riguarda la lead generation e la brand awareness. Il digital marketing in senso stretto, diciamo. Il principale obiettivo, in questo caso, è avere un flusso costante di lead interessati da poter fornire per il successivo ricontatto.
Qui entra in gioco il contact center, cuore del comparto sales: i contatti interessati vengono immediatamente richiamati e sono gli operatori poi a concludere, per conto del cliente, il processo di conversione utente-cliente con la vendita del prodotto/servizio, o la presa appuntamento presso un consulente.
Questo è un processo che, per le aziende, è totalmente in outsourcing: non devono essere predisposte risorse interne per cercare e richiamare nuovi potenziali clienti.
Stabilire dei KPI
Abbiamo detto che il funnel che descrive il percorso di un utente che diventa cliente è in teoria poco complesso. Nella pratica, niente funziona a dovere se non si stabiliscono dei Key Performance Indicators, ovvero degli obiettivi intermedi pensati per capire se la campagna end-to-end sta andando nella direzione giusta.
Sono parte integrante della strategia di conversione: senza non è possibile definirla, né procedere con eventuali ottimizzazioni successive.
Dei KPI solitamente usati in questo tipo di gestione end-to-end sono i lead/mese, il conversion rate, il rapporto tra lead contattati e i fake numbers o i no response.
Una buona strategia si basa su KPI realistici, pensati apposta per poter raggiungere nel minor tempo possibile il maggior risultato. Soprattutto nella fase iniziale è necessario investire un po’ di tempo per fare un briefing adeguato, così da sapere subito quali sono gli obiettivi da raggiungere e come farlo.
I vantaggi nell'usare un modello end-to-end
Lo riassumiamo: il modello end-to-end è molto vantaggioso per le aziende che decidono di voler espandere i propri volumi di vendita utilizzando il Digital Marketing.
Il motivo principale è la solidità di tutto il processo, che riduce molto le possibilità di abbandono dell'utente e lo inseriscono in un flusso che lo porta direttamente all'acquisto, non solo più alle manifestazione di interesse.
Una campagna end-to-end è sicuramente più impegnativa in termini di investimento iniziale rispetto ad una campagna di digital marketing multicanale. Tuttavia, considerando lo storico di ROI positivo e di aumento delle vendite, nonché di flussi continui di lead interessati, è sicuramente una scelta ideale per tutte quelle aziende che non hanno a disposizione le risorse interne necessarie a portare avanti un'attività di recall.
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