Ultimamente il leitmotiv che ha risuonato in tutti gli ambienti di web marketing è “content is the king”, per coloro non affini agli anglicismi: il contenuto è il Re. Lo afferma anche una ricerca del Content Marketing Institute che evidenzia come nel 2018 le aziende B2B di successo abbiano deciso di investire almeno il 40% del proprio budget pubblicitario nel content marketing. Indubbiamente i contenuti pubblicitari, dai claim brevi alle landing page più specifiche, stanno vivendo il loro meritato momento di gloria.
Surfin’ web… con una strategia precisa!
Contenuti sulla cresta dell’onda, quindi. Tuttavia, il pubblico sul web sta diventando sempre più esperto e difficile da conquistare; ognuno di noi ricerca una certa qualità dei contenuti e siamo diventati sempre più abili nel riconoscere un lavoro ben fatto da uno approssimativo.
Perciò, per continuare a surfare le innumerevoli onde del web, un messaggio pubblicitario ha bisogno di una preparazione specifica. Questo è il momento in cui entra in azione la content strategy: una strategia studiata appositamente per il contenuto che si andrà a sviluppare per rendere i testi, video e immagini efficaci allo scopo della propria attività.
La content strategy è dunque ciò che sta a monte, è l’attività di pianificazione che definisce e regolamenta la creazione e la diffusione di contenuti di valore. Va da sé che, nella pianificazione di una buona strategia di contenuto, i dati statistici siano alla base del lavoro creativo. Svelata la grande verità a tutti noi matofobici terrorizzati dai calcoli sin dal primo incontro con l’algebra: i numeri incontrano la creatività per generare un contenuto esplosivo!
Prima di scrivere… pensa!
Ecco allora validata la regola generale del “pensare prima di parlare” anche, e soprattutto, nel caso della pubblicità sul web: attivare le proprie cellule celebrali prima di produrre un contenuto e pianificare una strategia basandosi sui dati di mercato può realmente rendere la nostra storia pubblicitaria più efficace.
I perché sono presto svelati; leggere il mondo online e offline che ci circonda, studiarne le preferenze, i comportamenti, gli interessi e le abitudini ci permette di costruite un contenuto pubblicitario ad hoc per l’audience che vogliamo colpire.
E pensa a prendere per la pancia!
Un contenuto in linea con il tone of voice del target di riferimento, pubblicato ad un certo orario, con una certa logica e con un perché ben preciso riesce a toccare le corde più profonde del nostro pubblico, generando interesse e engagement. In altre parole, un contenuto prodotto, con alla base una buona content strategy riesce a prendere l’utente per la pancia e a coinvolgerlo positivamente, portandolo a compiere l’azione sponsorizzata con più naturalità, che sia il comprare un detersivo o donare un euro alla ricerca medica.
Muovi l’utente!
In conclusione, l’efficacia della content strategy si ritrova in quelle attività pubblicitarie in grado di muovere attivamente l’utente. Quest’ultima, essendo per natura intrisa di tutte le sfaccettature proprie della comunicazione, ha necessità di essere pensata e programmata sulla base di dati statistici per arrivare al massimo delle sue potenzialità.
Per approfondire: https://across.blog/2018/06/01/digital-strategy-in-5-step/