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CTA e Form: elementi chiave della Lead Generation

La prima cosa che un utente vede una volta che ha cliccato su un annuncio online è la landing page. Per questo motivo quando si parla di lead generation e di performance marketing, la creatività è un aspetto cruciale per la buona riuscita della campagna.

Anche il più piccolo dettaglio è importante.

La Call to Action e il form rientrano esattamente in questa categoria: sono due elementi fondamentali in una pagina e solo all’apparenza sembrano “dettagli tecnici”, ma in realtà curare aspetto e posizionamento degli stessi può cambiare del tutto le sorti di una campagna marketing.

Perché sono così importanti?

CTA e form sono il passaggio cruciale di qualsiasi user experience, perché spingono l’utente a compiere l’azione desiderata. Essendo due elementi molto importanti è consigliato inserirli in maniera equilibrata, in modo che attirino l’attenzione senza disturbarla.

L’attenzione dell’utente può variare a seconda del canale, mentre la sua diffidenza rispetto a quanto proposto può dipendere da diversi fattori, tra cui l’autorevolezza del brand, le resistenze verso l’acquisto di determinati prodotti o servizi online. Per questo bilanciare la presenza di CTA e sistemare il form tatticamente aiuta sicuramente il processo di conversione della nostra campagna di digital marketing.

La Call to Action

Per definizione, si definisce Call to Action l’invito a compiere un click attivo che, nel caso della lead generation, corrisponde solitamente all’invio dei propri dati o all’atterraggio su un’altra pagina. È un passaggio importante, perché deve vincere le diffidenze dell’utente.

Per questo motivo la CTA deve essere chiara, breve e allo stesso tempo accattivante. Anticipa e risolve dubbi, parla direttamente al target e deve essere sistemata in maniera evidente dentro la landing page, così da non infastidire.

Colore e copy fanno davvero la differenza in questo caso. È sempre consigliato l’utilizzo di elementi “rafforzativi”, come possono esserlo forme smussate oppure il colore verde. Anche il testo da inserire non deve limitarsi ad un “clicca qui”, vuoto e senz’anima: deve guidare il lettore con un obiettivo ben preciso, tra i quali i più comuni sono la rassicurazione e l’urgenza.

Il form

Nessuno pensa a qualcosa di divertente o di cui prendersi cura, quando c’è da inserire un form in landing page. Sbagliato! Una landing ben fatta, costruita secondo tutti i principi della user experience, perde di efficacia se presenta un form smorto e poco convincente.

Sono diverse le domande che bisogna porsi:

  • Dove metterlo?
  • Quanti campi inserire?
  • Si possono inserire bottoni?

 

La risposta è: dipende dall’obiettivo della campagna, dal tipo di prodotto/servizio che stiamo promuovendo e dal brand.

È consigliabile inserire il form in alto a destra, dove l’utente lo percepisce più vicino, ma in caso di form lunghi si possono inserire orizzontalmente all’interno della landing, piuttosto che come pop-up se si vuole un effetto più “aggressivo”.

Per esempio, se stiamo promuovendo una semplice registrazione alla newsletter per ricevere sconti potrebbe bastare un solo campo collocato in alto, mentre se vogliamo spingere l’utente alla compilazione di un form per richiedere una polizza assicurativa dovremmo chiedere qualcosa in più e rassicurarlo con una serie di certezze circa i suoi dati. Quindi sì a menu a tendina e piccole frasi di accompagnamento, ma assicuratevi sempre di inserire la privacy per la raccolta dati.

Il segreto? Essere onesti con l’utente

Essere brevi, concisi ed onesti è la maniera migliore di coinvolgere l’utente e indirizzarlo verso il nostro obiettivo, ovvero la conversione. Curare i dettagli della user experience, come l’inserimento del form o la giusta frase per la CTA, può fare davvero la differenza tra una campagna fallimentare e una di successo.

Per saperne di più, ecco una serie di consigli da seguire per sviluppare una campagna online di successo:

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