Non è facile ottenere lead qualificati: i fake e i no respond sono sempre dietro l’angolo, in qualsiasi campagna di lead generation.
I lead qualificati però sono quelli che servono davvero al tuo business. Ottenerli non è sempre semplice o prioritario, ma ti spiegheremo in questo articolo quando prevederli, su quali canali è possibile trovarli e come lavorarli in modo funzionale alla crescita della tua azienda.
Liste qualificate vs liste generiche
Bisogna chiarire come prima cosa un passaggio: una campagna di lead generation può avere diversi setting, tutti dipendenti dagli obiettivi che si intende raggiungere. Si possono sicuramente raggiungere lead qualificati in campagne con qualsiasi setting, ma se l’obiettivo è avere la certezza di contattare soltanto utenti davvero interessati è necessario fare qualche ottimizzazione.
Nelle campagne di raccolta lead senza ulteriori passaggi di qualifica si possono ugualmente trovare ottimi contatti da lavorare in fase di vendita, ma fino a che non si procede con il primo contatto non si può sapere veramente se è un lead che convertirà oppure no. Anche con la migliore delle targetizzazioni e delle strategie, purtroppo l’imprevisto è sempre dietro l’angolo!
Dove trovare lead qualificati?
Questa domanda è il centro di tutta la questione. Ottenere lead qualificati non è ovviamente semplice e trovarli all’interno del vasto mondo di Internet è il cuore dell’abilità strategica di chi decide come comunicare il prodotto o servizio e su quali canali.
Per questo motivo non è possibile dare una risposta unica e definitiva a questa domanda. Potenzialmente, i lead qualificati si possono trovare ovunque.
Nella pratica, tuttavia, ci sono diverse variabili che possono influenzare o meno una campagna mirata a trovare lead qualificati.
La prima di queste, la più importante, è il tipo di pubblico. Non è vero che tutti frequentano gli stessi canali online: l’età, il genere e persino la geolocalizzazione influenzano la presenza online di una persona su un canale piuttosto che su un altro. L’esempio più eclatante è quello che riguarda i social network, dove l’età detta una presenza molto forte di certe categorie di persone piuttosto che di altre.
Lo stesso discorso si applica a tutti gli altri canali: l’email marketing lavora su database, il native advertising fa selezione sui portali in target e così via.
Se vuoi trovare lead qualificati, anzitutto pensa a dove potrebbe essere più ricettivo il tuo target. Una volta impostata la strategia, attiva tutte le best practices che conosci per qualificare la tua lead.
Un filtro per i lead: qualche consiglio
Il successivo step della lead generation è la lead qualification. Servono degli accorgimenti in più rispetto alle normali campagne di lead generation da integrare prima, durante e dopo l’attività di advertising.
Tutta la parte “prima” l’abbiamo già analizzata, in parte: studiare la propria audience permette di sapere dove si trova, come parla, quali sono i problemi che possiamo risolvere. Questo già in prima fase permette di ottimizzare la comunicazione e orientarla a persone davvero interessate.
Durante la campagna può capitare tuttavia di avere a che fare con utenti “distratti”, oppure con i cosiddetti lead fake. Sebbene siano un aspetto da gestire, implementare alcuni aspetti tecnici come la conferma double opt-in oppure dei filtri pre-inserimento dati aiuta sicuramente a raccogliere lead qualificati.
Infine, bisogna sicuramente curare tutto l’aspetto post generazione lead. Prima ancora di essere lavorati dai commerciali, i lead possono essere qualificati tramite una chiamata effettuata da un operatore call center, oppure tenuti “in caldo” tramite attività di retention sui vari canali digital. Anche l’intelligenza artificiale può essere utile in questo caso!
L’importanza del tempo
Un altro fattore cruciale per sfruttare al massimo le potenzialità dei lead qualificati è il tempo.
Ricontattare un utente interessato nel più breve tempo possibile fa sì che l’interesse mostrato non si affievolisca e diventi a tutti gli effetti una conversione. Nella nostra esperienza, abbiamo visto che richiamando un utente entro dieci minuti dalla compilazione del campo dati, le possibilità di conversione aumentano del 500%. Questo permette a qualsiasi lead di essere potenzialmente qualificato!
Ovviamente, per far questo serve un’infrastruttura che comunichi al contact center i lead in tempo reale e operatori preparati in grado di incontrare le esigenze del futuro cliente.
Questo discorso non vale ovviamente solo per la vendita di prodotti o servizi, ma anche per la presa appuntamento in negozio oppure per la gestione di calendari commerciali.
Questo fa si che i lead qualificati siano molto più costosi in termini di generazione, dando però un risultato ottimale già nel breve periodo: il risparmio sulle risorse umane e sul tempo impiegato per la lavorazione supera di gran lunga la spesa, permettendo di raggiungere un ROI positivo con meno fatica e costi sul medio-lungo termine.
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